Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 252 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:252SENT

Massima

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Il diritto all'abitazione, pur essendo un diritto sociale di rilievo costituzionale e internazionale, non può essere soddisfatto attraverso l'occupazione abusiva di alloggi di edilizia residenziale pubblica, in quanto ciò violerebbe il principio di imparzialità e buona amministrazione. L'assegnazione di tali alloggi deve avvenire nel rispetto di procedure concorsuali e trasparenti, senza che possano essere cristallizzate situazioni di fatto costituitesi illegalmente a danno di altri aspiranti. Pertanto, il provvedimento di rilascio intimato all'occupante senza titolo è atto essenzialmente vincolato, correttamente motivato sulla scorta del solo presupposto applicativo, senza che l'amministrazione debba valutare le condizioni personali e familiari dell'interessato, salvo il caso in cui emerga una situazione di pericolo attuale e grave per la persona, tale da integrare una causa di giustificazione. Tuttavia, anche in tale ipotesi, lo stato di necessità non potrebbe sopperire in via definitiva al bisogno alloggiativo, ma soltanto escludere le esigenze afflittive dell'ordinamento, non potendo comunque legittimare l'occupazione abusiva in via permanente. L'amministrazione, nel procedimento di rilascio, deve comunque garantire il contraddittorio e la partecipazione dell'interessato, al fine di acquisire tutti i fatti rilevanti, senza che ciò comporti un potere discrezionale di valutazione delle condizioni personali, bensì un obbligo di istruttoria piena ed effettiva.

Sentenza completa

N. 00699/2008
REG.RIC.

N. 00252/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00699/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 699 del 2008, proposto da:
CAMASSA ELIGIO, rappresentato e difeso dall'avv. Roberto Fortunato, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Milano, via G. Ripamonti n. 66;

contro

ALER MILANO, rappresentato e difeso dall’avv. Irene Comizzoli, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Milano, viale Romagna n. 26;
REGIONE LOMBARDIA, rappresentato e difeso dall’avv. Maria Lucia Tamborino, con domicilio eletto presso gli uffici della avvocatura regionale in Milano, piazza Città di Lombardia 1;

per l’annullamento,

- del decreto di rilascio ex art. 24 Reg. Reg. Lombardi…

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