Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30150 del 13 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30150PEN

Massima

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Il diritto di legittima difesa non può essere invocato quando l'imputato, predisponendosi a ricorrere alla violenza, si reca sul luogo del fatto munito di arma da fuoco senza esserne legittimato al porto, non limita il suo intervento a meri atti intimidatori, ma fa uso effettivo dell'arma anche quando la persona offesa è già in fuga, dimostrando così una condotta deliberata e volontaria che eccede i limiti imposti dalla necessità di difesa. In tali casi, l'assenza dei presupposti della scriminante della legittima difesa impedisce di ravvisare l'eccesso colposo, in quanto la condotta dell'imputato rivela una precisa e volontaria determinazione dell'agente, non una sua presunta od erroneamente supposta doverosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il

02/07/2014 dalla Corte di appello di Roma;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore

generale Dott.ssa FILIPPI Paola, la quale ha concluso chiedendo il

rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il…

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