Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7654 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:7654SENT

Massima

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Il bene immobile di proprietà pubblica, edificato da oltre settanta anni, è soggetto alla presunzione di rilevanza culturale ai sensi del combinato disposto degli artt. 10 e 12 del d.lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), fino all'eventuale verifica di non interesse culturale da parte del Ministero competente. In assenza di tale verifica, il bene è da ritenersi appartenente al demanio culturale e, pertanto, inalienabile ai sensi dell'art. 54, comma 2, lett. a), del medesimo decreto legislativo. Di conseguenza, l'ente proprietario può procedere alla riacquisizione forzosa dell'immobile occupato sine titulo, attraverso l'esercizio del potere di autotutela esecutiva previsto dall'art. 823, comma 2, del codice civile, senza che l'occupante possa far valere un titolo locativo nei confronti dell'amministrazione, in quanto estranea al contratto di locazione stipulato con un soggetto terzo. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, risulta irrilevante ai fini dell'annullamento del provvedimento finale, in quanto il suo apporto partecipativo non avrebbe potuto condurre a un esito diverso, in ragione del carattere vincolato del provvedimento di riacquisizione forzosa. Analogamente, la mancata attivazione della procedura di verifica dell'interesse culturale del bene, prevista dall'art. 12 del d.lgs. n. 42/2004, non osta all'adozione del provvedimento di autotutela, atteso che, in assenza di tale verifica, il bene si presume appartenente al demanio culturale e, pertanto, inalienabile.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/05/2023

N. 07654/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12095/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12095 del 2016, proposto da
Rina Di Veroli, rappresentata e difesa dagli avvocati David Pavoncello e Ilan David Barda, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Alfredo Casella, n. 37;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Fiammetta Lorenzetti, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;
Ministero Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege

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