Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45201 del 26 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45201PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'ipotesi di minore gravità prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p. nel reato di violenza sessuale non incide sul calcolo del termine di prescrizione, in quanto tale ipotesi costituisce una circostanza attenuante ad effetto speciale e non un'autonoma fattispecie di reato. Pertanto, l'omessa valutazione di tale circostanza da parte del giudice di merito non comporta alcuna conseguenza sulla declaratoria di prescrizione del reato, né sulla validità delle statuizioni civili conseguenti. Inoltre, il beneficio della sospensione condizionale della pena non è più concedibile quando il reato è stato dichiarato prescritto, mentre quello della non menzione della condanna non è applicabile qualora l'imputato abbia già riportato una precedente condanna definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2014 della Corte d'appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANZON Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DE NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto come reato quanto agli effetti penali per il reato di cui all'arti…

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