La realizzazione di opere edilizie, quali edicole funerarie, cappelle gentilizie e tumuli, da parte di un concessionario nell'ambito di una concessione per la costruzione e gestione di un cimitero comunale, è subordinata al rilascio di un titolo abilitativo edilizio, qualora tali opere non siano espressamente previste e disciplinate dalla convenzione di concessione, in quanto non rientranti nella categoria delle opere pubbliche comunali esenti da titolo edilizio ai sensi dell'art. 7, lett. c), d.p.r. n. 380/2001. L'amministrazione comunale è pertanto legittimata a ordinare la demolizione di tali opere abusive, senza che ciò richieda la previa comunicazione di avvio del relativo procedimento, trattandosi di provvedimenti doverosi e vincolati nel contenuto. La natura pubblica o privata delle opere in questione va valutata in base alla loro destinazione e finalità, distinguendo quelle direttamente realizzate dal concessionario per il soddisfacimento di interessi generali della collettività, da quelle destinate al soddisfacimento di interessi particolari degli assegnatari dei suoli, anche se riuniti in confraternite. Solo le prime possono essere qualificate come opere pubbliche comunali esenti da titolo edilizio.