Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35884 del 25 ottobre 2002

ECLI:IT:CASS:2002:35884PEN

Massima

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Il reato di uso di atto falso si configura quando l'agente utilizza consapevolmente un documento pubblico recante una data alterata al fine di trarre in inganno l'autorità pubblica sulla propria effettiva presenza nel territorio nazionale, a prescindere dalla circostanza che egli fosse o meno già presente in Italia alla data indicata nel documento. La tutela del delitto di falso è diretta alla salvaguardia della veridicità e genuinità dei documenti pubblici in quanto strumenti probatori, a prescindere dalla corrispondenza tra il contenuto del documento e la realtà effettiva. Pertanto, l'accertamento della falsità materiale del documento e del suo utilizzo consapevole da parte dell'agente, a prescindere dalla verifica della sua effettiva presenza in Italia alla data indicata, è sufficiente a integrare il reato di uso di atto falso, in quanto la condotta incide sull'affidamento dell'autorità pubblica nella veridicità della rappresentazione fattuale operata attraverso il documento.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza in data 11.8.2001, il Tribunale di Modena disattendeva la richiesta di emissione di decreto penale avanzata dal pubblico ministero nei confronti di K. A., imputato del reato di cui all'art. 489 c. p. in relazione all'art. 476, primo comma e 482 c. p. e, pur rilevando che non vi era dubbio che il cittadino extracomunitario avesse presentato il documento di cui in imputazione palesemente contraffatto al fine di dimostrare la sua presenza nel territorio nazionale alla data del 27.3.1998, tuttavia riteneva che ciò non potesse comportare l'assoluta certezza della deduzione logica secondo cui egli, anteriormente a tale data, non fosse in Italia e, conseguentemente, assolveva l'imputato dal reato di uso di atto falso perché il fatto non sussiste. Avverso la suddetta sentenza ha proposto ricorso per cassazione il procuratore Generale, il quale deduce violazione della legge penale ed illogicità della motivazione, assumendo ch…

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