Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10414 del 6 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10414PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciare sentenza di condanna per il delitto di lesioni personali volontarie aggravate dall'uso di un bastone, afferma che la responsabilità dell'imputato può essere affermata sulla base di un compendio probatorio plausibile, costituito dalle dichiarazioni della persona offesa e di un testimone oculare, nonché dalla ricostruzione del possibile movente dell'azione aggressiva. La Corte ritiene inoltre che la valutazione circa la concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente la propria decisione, senza che ciò possa essere sindacato in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici. Infine, la Corte dichiara la prescrizione della contravvenzione di porto ingiustificato di bastone, eliminando la relativa pena accessoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1562/2010 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 05/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. P. Gaeta che ha concluso per l'inammissibilita'.

Udito per la parte civile, l'avv. (OMISSIS).

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione…

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