Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57442 del 22 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57442PEN

Massima

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Il soggetto che reagisce con condotte diffamatorie non può invocare la scriminante della provocazione ex art. 599 c.p. quando il fatto ingiusto cui reagisce non lo riguarda direttamente, ma concerne il patrimonio di un terzo, anche se legato da vincoli familiari. Infatti, la scriminante della provocazione è applicabile solo quando l'imputato sia stato personalmente destinatario del fatto ingiusto che lo ha indotto a reagire con la condotta diffamatoria. Pertanto, il giudice di merito non può riconoscere la scriminante della provocazione quando il fatto ingiusto lamentato dall'imputato non lo abbia direttamente riguardato, ma riguardi il patrimonio di un suo familiare, essendo necessario che il fatto ingiusto sia stato commesso in danno dell'imputato stesso affinché possa trovare applicazione la causa di giustificazione di cui all'art. 599 c.p. Inoltre, l'onere di specificità dei motivi di impugnazione, sia in appello che in cassazione, impone all'imputato di enunciare e argomentare in modo puntuale i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento della decisione impugnata, anche con riferimento alla determinazione della pena, a pena di inammissibilità del motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/10/2016 della CORTE APPELLO SEZ. DIST. di
BOLZANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTOFANTI FRANCESCO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TAMPIERI LUCA, che ha concluso chiedendo rigettarsi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata il 20 ottobre 2016 la Corte di appello di Trento, sezione d…

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