Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5685 del 9 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5685PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'applicare una misura di prevenzione personale nei confronti di soggetti indiziati di appartenere a organizzazioni criminali strutturate, è tenuto a valutare concretamente l'attualità della pericolosità sociale del proposto, senza poter fondare tale giudizio esclusivamente sulla base di precedenti penali o di una condanna non definitiva. È necessario accertare la persistente contiguità del soggetto all'ambiente criminale di riferimento, attraverso l'individuazione di specifici e attuali indici sintomatici, in assenza dei quali non può ritenersi integrato il requisito dell'attualità della pericolosità sociale qualificata, indispensabile per l'applicazione della misura di prevenzione. La mera pendenza di un procedimento penale, in assenza di una valutazione concreta della perdurante inserimento del proposto nell'ambito della criminalità organizzata, non è sufficiente a giustificare l'applicazione della misura di prevenzione, essendo necessario un accertamento puntuale della persistente pericolosità sociale del soggetto, anche in considerazione del tempo trascorso dall'ultimo episodio criminoso. Il giudizio di pericolosità sociale deve essere adeguatamente motivato, non essendo ammissibile una mera presunzione di pericolosità derivante esclusivamente dall'esito di un procedimento penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso il decreto emesso il 21/01/2021 dalla Corte di appello di Catanzaro;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto emesso il 21 gennaio 2022 la Corte di appello di Catanzaro, in parziale riforma del decreto impugnato, pronunciato 11 aprile 2021, con cui il Tribuna…

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