Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4537 del 2 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4537PEN

Massima

Il giudice di legittimità non può sindacare nel merito le valutazioni effettuate dal giudice di merito, le quali sono riservate in via esclusiva a quest'ultimo. Il ricorso per cassazione non può essere utilizzato per sollecitare una rivalutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, in quanto ciò integrerebbe un inammissibile sindacato sul merito. Il giudice di legittimità è, infatti, limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a prospettare una diversa e più adeguata valutazione delle risultanze processuali è inammissibile, in quanto precluso in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GRGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/06/2022 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SERRAO D'AQUINO Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Caltanissetta ha confermato la sentenza del 24 febbraio 2022 del …

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