Il recupero edilizio di un fabbricato diruto è ammissibile anche qualora lo stato attuale del rudere non consenta di desumere tutti gli elementi tipologici, formali e strutturali originari, purché almeno taluni di essi siano comunque desumibili da fonti probatorie oggettive e certe, quali fotografie, disegni o scritti storici, ovvero possano essere ricostruiti in base alle caratteristiche tipiche degli edifici analoghi in quella zona. L'amministrazione procedente non può limitarsi a verificare la sola desumibilità di tali elementi dallo stato attuale del rudere, ma deve compiere una compiuta istruttoria valutando tutte le fonti probatorie offerte o comunque reperibili, al fine di accertare la possibilità di un recupero edilizio fedele alle caratteristiche originarie dell'immobile. Il mancato svolgimento di tale istruttoria e la carente motivazione del provvedimento di diniego integrano i vizi di eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione.