Consiglio di Stato sentenza n. 2841 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:2841SENT

Massima

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Il diniego del permesso di costruire da parte del Comune, fondato sull'incompatibilità urbanistica dell'intervento edilizio proposto e sull'assenza di un piano attuativo, è legittimo e conforme al principio di legalità, in quanto la normativa urbanistica locale, pur non essendo preclusiva in modo assoluto della possibilità di localizzare attività di recupero di rifiuti inerti in zone diverse da quelle produttive, tuttavia prevede per le cave di tipo c, dove l'istante intendeva realizzare l'intervento, soltanto destinazioni d'uso limitate a interventi volti ad attività di ricreazione e/o ludiche, quali pesca, ristorazione, e varie forme di agriturismo, in ragione dell'esigenza di contenere sul territorio comunale tale tipo di impianti, considerato che nel medesimo territorio comunale insistono già cinque cave di argilla. Inoltre, l'assenza di un piano attuativo, richiesto dalla disciplina urbanistica per l'area in questione, costituisce un ulteriore e autonomo motivo di diniego del permesso di costruire, in quanto la mancanza di tale strumento urbanistico attuativo impedisce la realizzazione dell'intervento edilizio proposto, a prescindere dalla valutazione della compatibilità urbanistica dello stesso. Il principio di legalità impone pertanto al Comune di attenersi rigorosamente alla normativa urbanistica vigente, non potendo derogare alle prescrizioni in essa contenute, neppure in presenza di una pregressa pronuncia giurisdizionale che aveva ritenuto non correttamente effettuata la valutazione di compatibilità urbanistica, in quanto tale pronuncia non aveva affermato la sussistenza della compatibilità, ma soltanto l'erroneità della valutazione compiuta. Inoltre, il divieto del ne bis in idem non opera nel caso di specie, in quanto il precedente giudicato aveva ad oggetto una diversa fattispecie, relativa alla diffida da parte della Provincia all'esercizio dell'attività di recupero di rifiuti, mentre il provvedimento comunale impugnato ha ad oggetto il diniego del permesso di costruire, fondato su motivi diversi e autonomi rispetto a quelli esaminati nella precedente pronuncia.

Sentenza completa

N. 01951/2005
REG.RIC.

N. 02841/2012REG.PROV.COLL.

N. 01951/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1951 del 2005, proposto da:
Pattaro S.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Cola di Rienzo 180;

contro

Comune di Piombino Dese, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 5;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. VENETO - VENEZIA: SEZIONE II n. 04366/2004, resa tra le parti, concernente DINIEGO RILASCIO PERMESSO DI COSTRUZIONE

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tu…

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