Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19366 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19366PEN

Massima

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Il sequestro preventivo disposto dal giudice può essere oggetto di riesame da parte del tribunale, il quale è tenuto a valutare la sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione della misura cautelare reale, in particolare l'esistenza di gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o sottrazione dei beni. Tuttavia, la rinuncia al ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di riesame determina l'inammissibilità del gravame, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende. Il principio di diritto che emerge è che la rinuncia al ricorso per cassazione, pur essendo una facoltà riconosciuta all'imputato, comporta l'inammissibilità del gravame e l'obbligo di sostenere i costi del procedimento, a prescindere dall'esito della impugnazione, in applicazione del principio di causalità che regola la condanna alle spese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 13/11/2012 del Tribunale di Fermo R.G. 25/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in Camera di Consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13/11/2012 il Tribunale di Fermo ha rigettato …

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