Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16577 del 29 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16577PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur costituendo un legittimo esercizio di libertà di espressione, trova un limite invalicabile nel rispetto dell'altrui dignità morale e professionale. L'utilizzo di espressioni offensive e volgari, anche in un contesto istituzionale, eccede tale limite e non può essere giustificato come mera manifestazione del diritto di critica. Il giudice è tenuto a verificare il rispetto di tale limite nell'applicazione della scriminante di cui all'art. 51 c.p., essendo la critica priva di tale rispetto passibile di integrare il reato di ingiuria, anche quando rivolta a un consulente tecnico d'ufficio nell'ambito di un procedimento giudiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 11.3.2009 da:

avv. Lamanna Fabrizio difensore di MA. Bi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Taranto del 2 marzo 2009;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata. Sentita la relazione del Consigliere Dott. BRUNO Paolo Antonio;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. Salzano Francesco, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Sentito l'avv. Mostrobuono Sebasti…

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