Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47448 del 1 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:47448PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di giustificazioni plausibili, integra il reato di ricettazione, anche qualora il soggetto non sia a conoscenza della provenienza illecita del bene, essendo sufficiente la mera consapevolezza di detenere un oggetto di dubbia provenienza. La valutazione della prova, in particolare delle deposizioni testimoniali e degli elementi di fatto, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici della motivazione. Il giudizio di legittimità, infatti, è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza poter riesaminare il merito della decisione, che implica una valutazione delle prove e dei fatti di causa riservata ai giudici di merito. Pertanto, la condanna per il reato di ricettazione è legittima qualora la motivazione della sentenza di appello, immune da vizi logici o giuridici, abbia adeguatamente valorizzato gli elementi probatori, in particolare le dichiarazioni della persona offesa e degli altri testimoni, nonché la provenienza delittuosa e il possesso del bene da parte dell'imputato, ai fini dell'affermazione della sua responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 211/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 28/11/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2015 la relazione fatta dal cons. DIOTALLEVI Giovanni;
Udito il procuratore generale in persona del dott. PINELLI ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
CONSIDERATO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso la sentenza, in data 28 novembre 2013, della Corte d'appello di …

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