Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5435 del 16 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5435PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La connessione tra procedimenti appartenenti alla giurisdizione ordinaria e quelli pertinenti alla giurisdizione militare, che ai sensi dell'art. 13 comma 2 c.p.p. determina la competenza del giudice ordinario anche per il reato militare, opera soltanto nei casi stabiliti dall'art. 12 c.p.p. e quando il reato comune sia più grave di quello militare, tenuto conto dei criteri previsti dall'art. 16 comma 3 c.p.p. Tuttavia, il giudice del procedimento connesso, anche nella fase di legittimità, deve procedere alla corretta qualificazione giuridica del fatto, emendando eventuali errori macroscopici e immediatamente percepibili nella contestazione del reato comune, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per la deroga alla competenza del giudice militare. Pertanto, quando la qualificazione giuridica del fatto contestato in sede ordinaria risulti ictu oculi erronea, essendo il reato comune meno grave di quello militare, non sussiste la connessione rilevante ai fini dello spostamento di giurisdizione prevista dall'art. 13 comma 2 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2020 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALIFFI FRANCESCO;
lette le conclusioni scritte depositate, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito con L. 18 dicembre 2020, n. 17, dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FLAMINI LUIGI MARIA, che ha chiesto il rigetto del ricorso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.