Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18385 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18385PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza furtiva, in assenza di plausibili giustificazioni circa la sua origine, integra il reato di ricettazione, essendo sufficiente la prova dell'elemento materiale del possesso e dell'elemento soggettivo del dolo, desumibile dal comportamento del possessore che non fornisca indicazioni circa le modalità di acquisto e il soggetto dal quale ha ricevuto il bene. La mera sottoscrizione di un contratto di compravendita non è di per sé sufficiente a dimostrare la buona fede dell'acquirente, dovendo questi fornire ulteriori elementi probatori circa la diligenza impiegata nell'accertare la legittima provenienza del bene. La motivazione della sentenza che accerti tali elementi è esauriente, coerente e logica, non integrando alcuna erronea applicazione della normativa penale rilevante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1817/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 10/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso perla dichiarazione di inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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