Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31855 del 5 agosto 2024

ECLI:IT:CASS:2024:31855PEN

Massima

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Il dolo delle lesioni volontarie si configura nella coscienza e volontà di procurare una malattia o quantomeno sensazioni dolorose nel soggetto passivo, per cui la responsabilità per tale delitto discende da ogni condotta volontaria idonea a determinare le lesioni, quando sia accompagnata da intenzionalità lesiva. Integra l'elemento psicologico del delitto di lesioni volontarie anche il dolo eventuale, ossia la mera accettazione del rischio che dalla propria azione derivino o possano derivare danni fisici alla vittima. La previsione o la prevedibilità dell'evento integrante una delle circostanze aggravanti di cui all'art. 583 c.p. deve ritenersi sussistente nel caso in cui la condotta dell'agente, per qualità del mezzo adoperato, direzione, violenza o reiterazione dei colpi, riveli l'intenzione di arrecare notevole danno alla vittima. L'applicazione delle circostanze attenuanti generiche non costituisce un diritto conseguente all'assenza di elementi negativi connotanti la personalità del soggetto, ma richiede elementi di segno positivo, dalla cui assenza legittimamente deriva il diniego di concessione delle stesse. Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, non è necessario che il giudice prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, potendo egli limitarsi a considerare, tra gli elementi indicati dall'art. 133 cod. pen., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, sicché anche un solo elemento attinente alla personalità del colpevole o all'entità del reato ed alle modalità di esecuzione di esso può essere sufficiente in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI Grazia Rosa Anna - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MELE Maria Elena - Relatore

Dott. MUSCARELLA Anna Maria Gloria - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Io.At., nato a C il (omissis);
avverso la sentenza del 13/11/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA ELENA MELE;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ELISABETTA CENICCOLA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le note conclusive a firma del difensore del ricorrente, avv. RE.JA., che ha insistito nella richiesta di accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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