Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 583 del 2023

ECLI:IT:TARSAR:2023:583SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza presentata dal privato non può protrarsi indefinitamente, essendo l'amministrazione tenuta a provvedere entro un termine ragionevole, pena la declaratoria di illegittimità del silenzio e la condanna dell'amministrazione a provvedere o, in caso di ulteriore inerzia, la nomina di un commissario ad acta. Ciò in quanto il diritto del privato a ottenere una pronuncia espressa dell'amministrazione su una propria istanza costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento, volto a garantire la certezza dei rapporti giuridici e la tutela effettiva delle posizioni soggettive. L'amministrazione, pertanto, non può esimersi dall'adottare un provvedimento espresso, neppure adducendo la complessità della questione o la necessità di ulteriori approfondimenti istruttori, dovendo comunque concludere il procedimento entro un termine congruo, fatti salvi i casi di sospensione o interruzione previsti dalla legge. Ove l'amministrazione persista nell'inerzia, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'illegittimità del silenzio e a ordinare all'amministrazione di provvedere, eventualmente nominando un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, al fine di assicurare la tutela effettiva del diritto del privato. Tale principio trova applicazione anche con riferimento alle istanze di definizione di illeciti edilizi, atteso che il privato ha diritto a ottenere una pronuncia espressa dell'amministrazione competente entro un termine ragionevole, non potendo l'amministrazione esimersi dal provvedere adducendo la complessità della questione o la necessità di ulteriori approfondimenti istruttori. Ove l'amministrazione persista nell'inerzia, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'illegittimità del silenzio e a ordinare all'amministrazione di provvedere, eventualmente nominando un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, al fine di assicurare la tutela effettiva del diritto del privato. Ciò anche al fine di evitare che il protrarsi del silenzio amministrativo possa determinare l'insorgere di situazioni di incertezza giuridica e di pregiudizio per il privato, il quale ha diritto a ottenere una pronuncia espressa dell'amministrazione entro un termine ragionevole. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone infatti all'amministrazione di concludere i procedimenti amministrativi in tempi certi e ragionevoli, nel rispetto dei diritti e degli interessi dei privati coinvolti.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2023

N. 00583/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00365/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 365 del 2023, proposto da
Graziella Pilia, rappresentata e difesa dall'avvocato Matteo Atzeni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cagliari, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesca Frau, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la declaratoria di illegittimità

del silenzio serbato dal Comune di Cagliari sulla “domanda relativa alla definizione degli illeciti edilizi” presentata in data 10.12.2004 (pratica n. 93642N/C1, nonché sulla istanza/sollecito di riavvi…

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