Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45409 del 6 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:45409PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nell'interpretare il giudicato al fine di determinare la fungibilità della custodia cautelare, è vincolato ai limiti posti dall'ordinamento, non potendo procedere a una ricostruzione fattuale diversa da quella accertata dal giudice del merito, né adottare una nuova e diversa interpretazione delle risultanze processuali. Il giudice dell'esecuzione può solo colmare eventuali lacune del dispositivo, senza però forzare il contenuto della sentenza attraverso una lettura alternativa dei fatti, in quanto ciò violerebbe il principio di intangibilità del giudicato. Pertanto, qualora il capo di imputazione indichi chiaramente la data di consumazione del reato, il giudice dell'esecuzione non può discostarsi da tale indicazione temporale per ritenere la fungibilità della custodia cautelare, sulla base di una propria diversa valutazione del contenuto della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CAGLIARI;

nei confronti di:

1) IK. AM. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 284/2010 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 17/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata.

La Corte:

O…

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