Il divieto di accesso e di stazionamento in determinate aree urbane può essere legittimamente disposto dal Questore, ai sensi dell'art. 10 del D.L. n. 14/2017, nei confronti di chi sia stato accertato svolgere in modo reiterato l'attività di parcheggiatore abusivo, anche in assenza di prova della natura lucrativa della condotta, qualora tale attività possa determinare pericolo per la sicurezza pubblica e l'incolumità delle persone, nonché esigenze di tutela della sicurezza urbana e di promozione della legalità in aree meritevoli di essere preservate da fenomeni di degrado. Il provvedimento del Questore, adottato sulla base di tali presupposti, è legittimo anche in assenza di una specifica dimostrazione in concreto del pericolo per la sicurezza, essendo sufficiente la motivazione fondata sulla reiterazione della condotta vietata e sulla necessità di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità e degrado urbano, al fine di tutelare la sicurezza pubblica, l'incolumità della popolazione e promuovere il rispetto della legalità. L'eventuale successiva assoluzione in sede penale per il medesimo fatto, riferita a un episodio pregresso e non contestato nel provvedimento impugnato, non incide sulla legittimità del divieto amministrativo, che si fonda su una valutazione complessiva della condotta reiterata del soggetto.