La decadenza dall'assegnazione di un alloggio riservato alle Forze dell'Ordine, concesso ai sensi dell'art. 18 della Legge n. 203/1991 per favorire la mobilità del personale impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, è legittima in caso di cessazione dell'incarico o del servizio che ha costituito il titolo per l'assegnazione, come previsto dal bando di assegnazione. La morte dell'assegnatario comporta la decadenza del diritto all'alloggio, non la sua revoca, in quanto la concessione abitativa è strettamente collegata ai compiti istituzionali demandati all'appartenente alle Forze dell'Ordine in un preciso ambito territoriale. La perdita delle funzioni che hanno giustificato l'assegnazione determina conseguentemente la perdita del diritto all'alloggio, senza che ciò comporti una modifica della natura giuridica dell'immobile, che rimane destinato alle Forze dell'Ordine impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata, salvo un eventuale intervento legislativo in tal senso. L'Amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di decadenza, in quanto le previsioni normative non consentono alcuna diversa scelta discrezionale.