Cassazione penale Sez. III sentenza n. 53139 del 22 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53139PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. è autonomo e distinto rispetto al reato di distribuzione, divulgazione e diffusione di tale materiale di cui all'art. 600-ter c.p., comma 3, e non è assorbito da quest'ultimo, salvo che il materiale detenuto sia integralmente coincidente con quello divulgato. Pertanto, quando il materiale detenuto risulti talmente ingente da non poter essere ritenuto integralmente divulgato, la condotta di detenzione integra un autonomo reato, dotato di una propria carica di offensività, che non è assorbito dalla più grave fattispecie di cui all'art. 600-ter c.p. La concessione delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente negata dal giudice sulla base della sola valutazione della gravità della condotta, della personalità dell'imputato e delle modalità di esecuzione del reato, senza necessità di una motivazione particolarmente analitica. Il diniego della richiesta di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. patteggiamento) può essere giustificato dal giudice sulla base della mancata rispondenza della pena proposta ai criteri di equità e proporzionalità, tenuto conto della gravità del fatto e della personalità dell'imputato, senza che sia necessario il riferimento a indagini o procedimenti diversi da quelli oggetto del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), n. (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di NAPOLI in data 3/05/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI S., che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udite, per il ricorrente, le conclusioni dei difensori, Avv. (OMISSIS) ed Avv. (OMISSIS), che h…

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