Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9484 del 2 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9484PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore l'ente erogatore inducendolo a disporre l'erogazione di un contributo pubblico sulla base di false attestazioni circa il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa agevolativa, in particolare in relazione all'obbligo di conferire un determinato ammontare di capitale proprio. Tale reato si configura come reato a consumazione prolungata quando le erogazioni, a versamento rateizzato, siano riconducibili ad un originario ed unico comportamento fraudolento, mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di reato quando, per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima, sia necessario il compimento di ulteriori attività fraudolente. Ai fini della prescrizione, nella prima ipotesi il relativo termine decorre dalla percezione dell'ultima rata di finanziamento, mentre nella seconda dalla consumazione dei singoli fatti illeciti. La qualificazione giuridica del fatto come truffa aggravata, anziché come indebita percezione di erogazioni pubbliche, è legittima quando le attestazioni mendaci siano di per sé idonee a trarre in errore l'autorità erogante, a prescindere dall'effettivo accertamento da parte di quest'ultima. La responsabilità delle società ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 sussiste anche quando i vertici apicali abbiano agito nell'interesse esclusivamente proprio, purché le condotte illecite siano state realizzate nell'interesse o a vantaggio della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IMPERIALI Lucian - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) SRL;
(OMISSIS) SRL;
(OMISSIS) SRL;
avverso la sentenza n. 1582/2015 CORTE APPELLO di PALERMO, del 11/10/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALDI Fulvio che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;<…

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