Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 19168 del 7 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19168CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La formulazione del motivo di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 5 c.p.c. deve contenere, oltre all'indicazione del fatto controverso in relazione al quale la motivazione si assume omessa o contraddittoria, ovvero le ragioni per le quali la dedotta insufficienza della motivazione la rende inidonea a giustificare la decisione, anche una parte specificamente e riassuntivamente destinata a circoscriverne puntualmente i limiti, in maniera da non ingenerare incertezze in sede di valutazione della sua ammissibilità. In mancanza di tale requisito, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile. Analogamente, ove il motivo di ricorso sia formulato ai sensi dell'art. 360, comma 1, nn. 1-4 c.p.c., è necessario che esso si concluda con la formulazione di un quesito di diritto, pena l'inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

BE. MA. , DE. LU. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA CELIMONTANA 38, presso lo studio dell'avvocato PANARITI BENITO, che li rappresenta e difende unitamente all'avvocato VENERI MASSIMO, giusta procura alle liti a margine del ricorso;

- ricorrenti -

contro

BE. PI. , FO. AS. SA. SPA;

- intimati -

avverso la sentenza n. 24 07/2008 del TRIBUNALE di…

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