Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1770 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1770SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La violazione delle distanze minime dai confini di proprietà, previste dalla normativa urbanistica, costituisce un abuso edilizio che non può essere sanato attraverso il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, salvo che non sia stata regolarmente costituita una servitù di inedificabilità sul terreno vicino mediante apposita convenzione trascritta nei registri immobiliari. Ciò in quanto le norme sulle distanze legali hanno la funzione di tutelare l'interesse pubblico alla realizzazione di un determinato assetto urbanistico prefigurato, sicché non possono essere derogate se non alle condizioni espressamente previste dalla legge. Pertanto, in presenza di opere realizzate in violazione delle distanze minime dai confini, l'amministrazione comunale è legittimata a disporre la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, anche in relazione a interventi edilizi eseguiti in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, a prescindere dalla loro qualificazione come variazioni essenziali o meno rispetto al titolo edilizio originariamente rilasciato. L'obbligo di una congrua motivazione dell'ordinanza di demolizione, con riferimento all'interesse pubblico prevalente rispetto a quello privato, sussiste solo in ipotesi particolari, nelle quali emergano specifiche circostanze idonee a comprovare la sussistenza di un affidamento legittimo del privato, circostanze che, tuttavia, devono essere specificamente dedotte e provate dall'interessato.

Sentenza completa

N. 00677/2010
REG.RIC.

N. 01770/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00677/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 677 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in ((omissis)), via Cavallotti, 22;

contro

il Comune di ((omissis)) in Cariano, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento:

a) dell’ordinanza n. 13 del 3 febbraio 2010, con la quale è stata ingiunta la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi in relazione ad opere eseguite in difformità dalla licenza edilizia ed in mancanza dell’autoriz…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.