Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17924 del 11 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:17924PEN

Massima

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Il diritto di critica professionale, pur se esercitato in modo non sempre pienamente consapevole o contenuto nei limiti della continenza, non integra il reato di ingiuria o diffamazione quando l'agente abbia agito nella convinzione di esercitare legittimamente tale diritto, in assenza di dolo e in presenza di una situazione oggettiva che potesse giustificare l'espressione di osservazioni critiche nei confronti del professionista. In tali casi, l'errore dovuto a colpa esclude la punibilità dell'agente, in quanto la legge prevede la punibilità solo a titolo di dolo per i reati di ingiuria e diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - rel. Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di MO. Ca. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza pronunciata in data 21 maggio 2009 dal Tribunale di Roma;

- udita in pubblica udienza la relazione del Presidente Dott. Giovanni Silvestri;

- sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. Baglione Tindari, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;

- udito il difensore di fiducia dell…

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