Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42624 del 18 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42624PEN

Massima

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Il reato di ricettazione di cui all'art. 648 c.p. si consuma con la ricezione dei titoli di provenienza illecita, a prescindere dalla loro successiva spendita. Ai fini dell'applicazione della disciplina della continuazione, la prova dell'unitaria ideazione di più violazioni penali, che giustifica un trattamento sanzionatorio più benevolo, deve essere ricavata da indici esterni significativi, quali l'omogeneità delle condotte, la vicinanza temporale, la sistematicità e la programmazione delle attività illecite, non potendo essere affidata a mere congetture o presunzioni. Ove tali elementi non risultino sufficientemente dimostrati, il giudice può legittimamente escludere la continuazione, anche in presenza di una generica propensione a commettere reati della stessa specie nell'ambito di una medesima attività commerciale, in quanto ciò individua soltanto il movente e la tendenza a delinquere, ma non prova l'unitaria ideazione delle singole violazioni. Il mancato assolvimento dell'onere di allegazione da parte dell'interessato, unico a conoscere direttamente la fase ideativa, espone lo stesso al rischio del rigetto della domanda di continuazione, qualora le circostanze sintomatiche esterne non risultino sufficientemente probanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - rel. Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GE. LE. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 339/2010 TRIBUNALE di PALMI, del 07/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Presidente Dr. PAOLO BARDOVAGNI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) (conformi).

OSSERVA

GE. Le. An. ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe, con la quale il giudice dell'esecuzione ha respinto l'istanza di applicazion…

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