Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18634 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18634PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di un imputato che pone in essere atti di violenza e minaccia nei confronti di terzi non integra il reato di tentata estorsione qualora non sia dimostrato il fine di conseguire un ingiusto profitto, ma piuttosto la volontà di avviare una trattativa per ridefinire i termini di un rapporto contrattuale pregresso, anche se tale pretesa possa apparire non del tutto ragionevole. Affinché sussista il reato di tentata estorsione, è necessario che l'imputato abbia agito con la specifica finalità di procurarsi un ingiusto profitto, mediante l'indebita costrizione della persona offesa a dare o a fare qualcosa. La mera rivendicazione di una pretesa, anche se non fondata su solidi presupposti giuridici, non integra di per sé l'elemento soggettivo del reato di tentata estorsione, qualora non sia accompagnata dalla volontà di conseguire un vantaggio patrimoniale ingiusto. Pertanto, la riqualificazione dei fatti in reati meno gravi, come violenza privata o minaccia, e la conseguente declaratoria di prescrizione, non comporta l'obbligo per il giudice di confermare le statuizioni civili a favore della parte offesa, qualora questa non risulti essere il soggetto passivo dei reati residui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domeni - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO M - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE presso la Corte di appello di Bologna;
e da:
(OMISSIS), parte civile costituita;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 21 novembre 2019 dalla Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in…

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