Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17003 del 4 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17003PEN

Massima

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Il contrasto di giudicati, che legittima l'istituto della revisione ai sensi dell'art. 630 c.p.p., comma 1, lett. a), non attiene alla difforme valutazione di una determinata vicenda processuale in due diverse sedi della giurisdizione penale, ma ha la sua ragione d'essere esclusivamente nell'inconciliabile alternativa ricostruttiva che un determinato accadimento della vita, essenziale ai fini della determinazione sulla responsabilità di una persona, può aver ricevuto all'esito di due giudizi penali irrevocabili. Pertanto, la revisione mira a riparare un ipotetico errore di giudizio alla luce di fatti nuovi e non a rifare un processo iniquo, essendo inammissibile l'istanza di revisione fondata sulla diversa valutazione del medesimo quadro probatorio, anche con riferimento all'elemento soggettivo del reato, salvo che tale diversità non sia il risultato di una effettiva e comprovata diversa ricostruzione del fatto storico. Inoltre, i limiti all'ammissibilità della revisione previsti dall'art. 631 c.p.p. rispondono all'esigenza di attuare un equilibrato bilanciamento tra il "favor innocentiae" e le esigenze di certezza e stabilità sottese al principio di intangibilità del giudicato, sicché la questione di legittimità costituzionale di tale norma deve essere dichiarata manifestamente infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso l'ordinanza del 09/08/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata, la Corte di appello di Genova dichiarava inammissibile la richiesta di revisione di (OMISSIS) avverso la sentenza pronunciata della Corte di appello di Genova, che aveva confermato quella emessa dal GUP del Tribunale di Firenze il 3…

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