La regolarizzazione contrattuale dell'occupazione abusiva di un alloggio popolare, ai sensi della legge regionale n. 8 del 2018, è subordinata al requisito dell'occupazione dell'immobile alla data del 31 dicembre 2017, requisito che non può essere soddisfatto dalla sola prova della residenza anagrafica, dovendo invece essere dimostrata l'effettiva e stabile dimora nell'immobile, quale si desume dall'insieme degli elementi di fatto, indipendentemente dalle risultanze anagrafiche. Pertanto, il mero dato formale della residenza non è sufficiente a integrare il presupposto dell'occupazione di fatto richiesto dalla norma, essendo necessario che il soggetto richiedente la regolarizzazione abbia effettivamente abitato l'immobile in modo stabile e continuativo alla data indicata dalla legge, circostanza che deve essere provata anche in contrasto con le risultanze anagrafiche. La prova dell'occupazione abusiva di un terzo soggetto nell'immobile nel periodo rilevante, accertata anche con provvedimenti giudiziari, esclude la possibilità di riconoscere il diritto alla regolarizzazione in capo al richiedente, qualora questi non dimostri in modo convincente la propria effettiva e ininterrotta occupazione dell'alloggio a partire da una data antecedente al 31 dicembre 2017.