Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28905 del 19 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28905PEN

Massima

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Il tentativo punibile di reato si configura non solo con gli atti esecutivi veri e propri, ma anche con quegli atti preparatori che, pur non rientrando nella fase esecutiva, rivelino in modo inequivoco l'inizio dell'attuazione del piano criminoso, dimostrando che l'agente abbia definitivamente approntato il programma delittuoso in ogni suo dettaglio e che il delitto sarà commesso, salvo il verificarsi di eventi indipendenti dalla sua volontà che ne impediscano la realizzazione. Pertanto, l'individuazione dell'obiettivo, l'appostamento in prossimità dello stesso, l'avvicinamento e l'indossare oggetti atti al travisamento, costituiscono atti idonei e diretti in modo univoco alla consumazione del reato, punibili a titolo di tentativo, anche quando l'azione criminosa venga interrotta per il sopraggiungere di circostanze impreviste e indipendenti dalla volontà dell'agente. In tali ipotesi, non è configurabile la desistenza volontaria, in quanto il tentativo è già perfezionato con la realizzazione degli atti idonei e diretti in modo univoco alla commissione del reato. Inoltre, è configurabile il delitto circostanziato tentato anche quando la circostanza aggravante, come l'uso dell'arma, non si sia interamente realizzata solo per fattori estranei alla volontà dell'agente, ma risulti dalle modalità del fatto che si sarebbe realizzata nel più grave esito preordinato. Infine, l'esclusione delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata dal giudice di merito con riferimento a specifici parametri di legge, come la particolare pericolosità manifestata dall'azione delittuosa compiuta da soggetti pluripregiudicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SENATORE Vincenzo che ha concluso chiedendo l'estinzione del reato per morte del reo per (OMISSIS), l'accoglimento del ricorso limitatamente alla agg…

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