Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23098 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23098PEN

Massima

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Il possesso di un documento falso recante la propria fotografia integra la fattispecie di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., in quanto il soggetto ha concorso alla contraffazione del documento, collocandosi all'interno del sistema illecito di falsificazione. Tale condotta, a differenza del mero possesso di un documento contraffatto senza aver partecipato alla sua formazione, prevista dal comma 1 della medesima norma, è punita in modo più grave in quanto espressione di un contributo attivo alla realizzazione del reato. Pertanto, il possesso di un documento falso recante la propria fotografia configura la flagranza del reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., legittimando l'arresto da parte della polizia giudiziaria. La ratio della previsione di cui al comma 2 è quella di punire in modo più significativo chi fabbrica o comunque forma il documento falso, rispetto al semplice fruitore del documento contraffatto, non partecipe della sua realizzazione, ricompreso nella fattispecie di cui al comma 1. Ciò in quanto il soggetto che contribuisce alla contraffazione, anche solo fornendo la propria fotografia, si colloca all'interno del sistema illecito di falsificazione, a differenza di chi si limita a utilizzare il documento falso senza aver preso parte alla sua predisposizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROVIGO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2020 del GIP TRIBUNALE di ROVIGO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale GIUSEPPINA CASELLA, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il provvedimento sottoposto al vaglio di questa Corte e…

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