Consiglio di Stato sentenza n. 1383 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:1383SENT

Massima

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Il decreto di esproprio, anche se adottato oltre il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità, non è radicalmente nullo, ma annullabile mediante impugnazione nel termine di decadenza, con la conseguenza che, se non tempestivamente impugnato, esso produce pienamente i suoi effetti. Pertanto, il proprietario che non abbia impugnato il decreto di esproprio nel termine di decadenza non può successivamente chiedere il risarcimento del danno per la perdita del diritto di proprietà, in quanto avrebbe potuto evitare tale danno mediante l'impugnazione del provvedimento espropriativo. Tuttavia, per il danno da mancato godimento del bene a causa della pregressa illegittima occupazione del fondo da parte della pubblica amministrazione, la prescrizione decorre per ogni singola annualità, con la conseguenza che deve ritenersi estinto per prescrizione il diritto al risarcimento del danno da mancato godimento del bene per gli anni precedenti al quinquennio antecedente la messa in mora. Qualora vi siano terreni mai espropriati e tuttora illegittimamente occupati dall'amministrazione, il giudice amministrativo non può sostituirsi all'amministrazione nel compimento delle necessarie valutazioni discrezionali in ordine alla scelta se adottare o meno il provvedimento di acquisizione coattiva ai sensi dell'art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001, ma può solo assegnare un termine all'amministrazione per decidere in merito.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/02/2021

N. 01383/2021REG.PROV.COLL.

N. 02368/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2368 del 2015, proposto dalle signore Marina Angela Costantino, Maria Concetta Costantino, Rosalia Spezzano ed Anna Maria Spezzano, rappresentate e difese dagli avvocati Corrado Morrone e Giancarlo Penzavalli, elettivamente domiciliate presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Giovanni Bettolo, n. 17;

contro

il Comune di Casali del Manco (già Comune di Casole Bruzio), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Maurizio Granieri, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Oliverio dell’avvocato Adolfo di Majo, in Roma, via Avezzana, n. 6;

per la ri…

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