Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25262 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25262PEN

Massima

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Il dolo specifico di danneggiamento, che caratterizza il reato di danneggiamento seguito da incendio di cui all'art. 424 c.p., si differenzia dal dolo generico di incendio, previsto dall'art. 423 c.p., in quanto nel primo caso l'agente agisce con la sola volontà di danneggiare, senza la previsione che ne deriverà un incendio di non lievi proporzioni, mentre nel secondo caso l'agente agisce con la volontà di cagionare un incendio, inteso come combustione di non lievi proporzioni, che tenda ad espandersi e non possa facilmente essere contenuta e spenta. Pertanto, quando l'agente, pur avendo come scopo primario il danneggiamento, è consapevole che il suo comportamento potrà cagionare un incendio di rilevanti dimensioni, idoneo ad assumere le caratteristiche previste dall'art. 423 c.p., trova applicazione tale ultima norma e non l'art. 424 c.p., in cui l'incendio è contemplato come evento estraneo alle intenzioni dell'agente. Ai fini della sussistenza del delitto di tentato incendio, di cui agli artt. 110, 56 e 423 c.p., è sufficiente che l'agente abbia compiuto atti idonei, univocamente diretti a cagionare un incendio, anche se questo non si sia effettivamente verificato per cause indipendenti dalla sua volontà. La gravità delle modalità di commissione del fatto, commesso in orario notturno e in concorso di più persone, nonché la personalità degli indagati, facilmente influenzabili dal mandante, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte antigiuridiche, anche nei confronti dei testimoni oculari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. VA. N. IL (OMESSO);

2) AG. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 387/2010 TRIB. LIBERTA' di TARANTO, del 17/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato, in relazione al secondo motivo, riferito alle esigenze cautelari, nonche&…

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