Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 49370 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49370PEN

Massima

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La recidiva, pur rilevante ai fini della quantificazione della pena e del diniego delle attenuanti generiche, non comporta automaticamente l'aumento del termine di prescrizione del reato. È necessaria una specifica valutazione del giudice, il quale ritenga effettivamente possibile desumere dai precedenti penali una maggiore pericolosità del reo e traduca tale suo giudizio o in un aumento di pena o nel bilanciamento di tale aggravante con eventuali attenuanti. In assenza di tale valutazione, il termine di prescrizione del reato deve essere calcolato senza tenere conto della recidiva, a meno che questa non sia stata espressamente riconosciuta dal giudice. Pertanto, una volta sopraggiunta la prescrizione del reato, il giudice deve pronunciare l'assoluzione dell'imputato per estinzione del reato, a meno che non emerga dagli atti processuali, in modo incontrovertibile, l'assoluta estraneità dell'imputato ai fatti contestati o la prova positiva della sua innocenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/11/2017 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA PICARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del ricorso per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Genova, in parziale riforma della sentenza di primo gra…

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