Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24490 del 23 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24490PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare idonea a giustificare l'adozione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla personalità dell'indagato, valutata anche sulla base di precedenti penali e giudiziari, nonché di elementi che ne rivelino la vicinanza ad ambienti criminali, anche se non direttamente connessi al reato per cui si procede, purché siano significativi e non meramente occasionali. La sussistenza di carichi pendenti a carico dell'indagato costituisce altresì un fattore rilevante ai fini della valutazione della sua pericolosità sociale e del conseguente pericolo di reiterazione del reato, in particolare quando i precedenti abbiano una qualche omogeneità tipologica con il reato per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 626/20 del Tribunale di Reggio Calabria del 25 giugno 2020;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI Stefano, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Reggio Calabria ha,…

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