Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45698 del 18 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45698PEN

Massima

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La falsa attestazione della presenza in servizio da parte del pubblico dipendente, mediante l'irregolare utilizzo dei sistemi di rilevazione delle presenze, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico di appartenenza, in quanto tale condotta fraudolenta è idonea a indurre in errore l'amministrazione circa la effettiva prestazione lavorativa resa. La falsa attestazione della presenza in servizio costituisce altresì il reato di false attestazioni o certificazioni di cui al D.Lgs. n. 165 del 2001, art. 55-quinquies, a prescindere dalla prova dell'assenza dal luogo di lavoro per l'intera giornata lavorativa, essendo sufficiente l'alterazione dei sistemi di rilevamento delle presenze. Tali condotte, caratterizzate dalla reiterazione e dalla sistematicità, sono idonee a cagionare un danno economicamente apprezzabile all'amministrazione, in quanto quest'ultima è chiamata a retribuire prestazioni lavorative non effettivamente rese, con ulteriore pregiudizio all'immagine e al regolare funzionamento dell'ufficio. Il giudizio di gravità indiziaria, ai fini dell'adozione di una misura cautelare, non richiede la certezza della responsabilità dell'indagato, essendo sufficiente una qualificata probabilità di colpevolezza, compatibile con possibili ricostruzioni alternative, fondata su elementi logici e rappresentativi che, pur non provando la responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio, consentano di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRANCO Amedeo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del tribunale della liberta' di NAPOLI in data 6/07/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessio Scarcella;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa Di Nardo M., che ha chiesto …

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