La confisca di prevenzione può avere ad oggetto i beni del coniuge, dei figli e degli altri conviventi del soggetto ritenuto socialmente pericoloso, in quanto sussiste una presunzione di "disponibilità" di tali beni da parte del proposto, in assenza di elementi contrari. Il decreto di confisca è ricorribile per cassazione esclusivamente per violazione di legge, con la conseguente limitazione dei motivi di impugnazione ai soli vizi della motivazione consistenti nella sua totale omissione o manifesta apparenza. La pericolosità sociale, oltre ad essere presupposto ineludibile della confisca di prevenzione, ne costituisce anche la "misura temporale" di applicazione, per cui possono essere ablati soltanto i beni acquistati nell'arco di tempo in cui si è manifestata la pericolosità sociale del proposto, salvo che questa non investa l'intero percorso esistenziale dello stesso. Pertanto, la confisca di prevenzione può essere disposta anche per i beni acquistati in epoca anteriore alla formale dichiarazione di pericolosità sociale, purché questa sia stata accertata in modo continuativo per un periodo di tempo rilevante.