Il silenzio-assenso si forma sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, qualora entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda non sia stato comunicato alcun provvedimento di diniego da parte dell'amministrazione competente. Tale silenzio-assenso, che si perfeziona per legge, produce gli stessi effetti di un provvedimento espresso di accoglimento, e l'amministrazione può incidere su tale situazione giuridica solo attraverso l'esercizio dei poteri di autotutela, ove ne ricorrano i presupposti. Pertanto, una volta formatosi il titolo abilitativo per silenzio-assenso, l'amministrazione non può legittimamente inibire l'inizio dei lavori, se non attraverso l'adozione di un provvedimento di autotutela, debitamente motivato e nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. Il procedimento di autorizzazione per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, disciplinato dall'art. 87 del d.lgs. n. 259/2003, è caratterizzato da esigenze di semplificazione e accelerazione, che si riflettono nella previsione del silenzio-assenso, quale meccanismo volto a garantire la tempestiva realizzazione di tali opere di interesse pubblico. L'amministrazione, pertanto, non può disattendere tale previsione normativa, se non attraverso l'esercizio dei poteri di autotutela, nel rispetto dei limiti e delle garanzie previsti dall'ordinamento.