Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 234 del 2023

ECLI:IT:TARBA:2023:234SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, successivamente all'instaurazione del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente dedotte. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso e a compensare integralmente le spese di giudizio tra le parti, in ragione della definizione in rito della controversia, senza entrare nel merito delle questioni sostanziali. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente, e sulla esigenza di evitare un dispendio di risorse pubbliche per la definizione di controversie prive di rilevanza pratica. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: "Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, successivamente all'instaurazione del giudizio amministrativo, determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente dedotte".

Sentenza completa

Pubblicato il 03/02/2023

N. 00234/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00043/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezioni Unite)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 43 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC iscritta al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

contro

Ministero dell'Interno e Prefettura di Barletta – Andria – Trani, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, con domicilio digitale come da PEC iscritta al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

per l'annullamento

- del decreto prefettizio di reiezi…

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