Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41386 del 28 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41386PEN

Massima

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Il comportamento arbitrario e sconveniente degli agenti di polizia non giustifica la reazione violenta dell'imputato, il quale, nel tentativo di divincolarsi dal loro legittimo invito a seguirli presso gli uffici di polizia per un controllo, ha spinto uno di essi contro un muro, schiacciandogli il braccio e la mano, e li ha minacciati, senza che possa trovare applicazione l'esimente prevista dal D.Lgs. 288/1944, art. 4. Il diniego delle attenuanti generiche, motivato sulla base della negativa personalità dell'imputato desunta dai suoi precedenti penali, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è censurabile in sede di legittimità, così come la determinazione della pena entro il minimo e il massimo edittale, ritenuta congrua in relazione alla gravità dei fatti e alla capacità a delinquere dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. FI. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1431/2005 CORTE APPELLO di TORINO, del 23/02/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 11…

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