Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26254 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26254PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta abituale dell'agente, caratterizzata da più atti di violenza fisica o morale, determina sofferenze fisiche o psicologiche nella vittima, in un contesto di persistente volontà di sottoporre quest'ultima a ingiuste vessazioni. L'abitualità della condotta, elemento essenziale del reato, si desume dalla reiterazione di atti di aggressione, percosse, minacce e altri comportamenti lesivi, anche se non tutti sfociati in lesioni, purché unificati da un'unica intenzione criminosa di ledere l'integrità fisica e morale della persona offesa. La valutazione della sussistenza di tale requisito deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di prova, senza che sia necessaria la dimostrazione di un numero minimo di episodi, essendo sufficiente che emerga un quadro di sistematicità e continuità degli atti di violenza. Inoltre, il reato di maltrattamenti assorbe le condotte di percosse e minacce, mentre le lesioni personali, pur essendo espressione della medesima volontà criminosa, configurano un autonomo reato, in ragione della diversa tutela giuridica apprestata. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve tenere conto della gravità complessiva dei fatti, desumibile dalla durata e dalla modalità della condotta delittuosa, nonché dalla presenza di precedenti penali a carico dell'imputato, i quali possono altresì escludere la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaeta - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. GAETANO DE AMICIS;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avvocato (OMISSIS), quale sost. proc. dell'avvocato (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ri…

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