Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1344 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:1344SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il potere di annullamento in sede statale del nulla osta paesaggistico ex art. 82 comma 9 del d.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 deve essere esercitato entro il termine perentorio di sessanta giorni decorrente dalla ricezione dello stesso (e della relativa documentazione) da parte dell'Amministrazione Statale, termine che si riferisce non alla comunicazione, ma alla sola adozione del provvedimento, non avendo lo stesso natura recettizia. L'autorità amministrativa che rilascia l'autorizzazione paesaggistica è tenuta a motivare adeguatamente la propria decisione, esternando l'avvenuto apprezzamento comparativo, da un lato, del contenuto del vincolo e, dall'altro, di tutte le rilevanti circostanze di fatto relative al manufatto ed al suo inserimento nel contesto protetto, in modo da giustificare la scelta di dare prevalenza all'interesse del privato rispetto a quello tutelato in via primaria attraverso l'imposizione del vincolo. Qualora l'autorità comunale non abbia rispettato tale obbligo motivazionale, l'Amministrazione statale può legittimamente annullare il provvedimento, limitandosi a rilevare tale mancanza e ad evidenziare la peculiarità della concreta situazione di fatto che imponeva una adeguata esternazione delle ragioni di compatibilità dell'intervento. Il vincolo paesaggistico imposto con specifico provvedimento amministrativo, come nel caso di specie con il D.M. del 7.6.1967, non rientra nelle ipotesi di cui all'art. 1 della l. n. 431/1985, alle quali soltanto si applica la deroga stabilita per le zone A e B dei P.R.G. comunali. Il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico, essendo un atto di gestione amministrativa, può essere adottato dal Direttore Generale del Ministero competente, in conformità al generale riparto di competenze tra organi politici e organi dirigenziali operato dal d.lgs. n. 29/1993.

Sentenza completa

N. 00238/1997
REG.RIC.

N. 01344/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00238/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 238 del 1997, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. Gianmarino Chiappa, con domicilio eletto, in Salerno, alla via Velia 96, presso l’Avv. ((omissis));

contro

Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliato per legge in Salerno, al ((omissis)), 58;
Comune di Capaccio, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

del decreto ministeriale del 31.10.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.