Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49683 del 30 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:49683PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, può legittimamente negare il beneficio sulla base di un solo elemento tra quelli indicati dall'art. 133 c.p., attinente alla gravità del reato o alla personalità del colpevole, senza necessità di esaminare tutti i parametri. Anche in presenza di una parziale assoluzione o di una declaratoria di prescrizione di alcune condotte, il giudice può ritenere che i fatti residuati siano connotati da notevole disvalore oggettivo e soggettivo, tali da giustificare il diniego delle attenuanti generiche. La motivazione del giudice di merito, che abbia adeguatamente valorizzato tali elementi, non è censurabile in sede di legittimità, se congruamente e logicamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - est. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2022 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal ((omissis));
letta e conclusioni scritte del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Brescia, in sede di rin…

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