Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando un soggetto partecipa stabilmente a un'organizzazione criminale dotata di una struttura gerarchica e di un programma criminoso finalizzato al compimento di una pluralità di delitti, al fine di acquisire il controllo e il condizionamento di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici nel territorio di riferimento. La prova della partecipazione all'associazione può desumersi dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, da accertamenti di polizia giudiziaria e da intercettazioni ambientali che dimostrino il ruolo ricoperto dall'imputato nell'organizzazione, la sua posizione di comando e il possesso di armi da parte dell'associazione. Tuttavia, il vincolo della continuazione tra il reato associativo e altri reati fine non può essere affermato in modo automatico sulla base della sola finalità di acquisire il controllo di attività illecite in una determinata zona, ma richiede la prova certa di una rappresentazione iniziale unitaria di una pluralità di delitti, da attuare in funzione di uno scopo determinato, programmato fin dal momento in cui l'agente ha deciso di dare inizio alla sua attività criminosa.