Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 54891 del 7 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54891PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza applicativa di pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") è ammesso solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza. Il legislatore, con la recente riforma, ha inteso "scorporare" la decisione applicativa di pena dal generale ambito applicativo dei motivi di ricorso per cassazione, prevedendo una tipizzazione restrittiva delle censure proponibili. Pertanto, il ricorso per vizio di motivazione in riferimento alla ritenuta responsabilità penale, non rientrando tra i motivi tassativamente indicati dalla legge, è da ritenersi inammissibile. La ratio di tale disciplina speciale risiede nella natura consensuale del rito del patteggiamento, basato sull'incontro della volontà delle parti, per cui il legislatore ha ritenuto di limitare la ricorribilità per cassazione ai soli profili attinenti all'accordo raggiunto e alla legalità della pena applicata, escludendo censure relative ad altri aspetti della decisione. In conclusione, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento è ammesso solo per i motivi tassativamente previsti dalla legge, con esclusione di doglianze relative a profili diversi, come il vizio di motivazione in ordine alla responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffael - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/05/2018 del TRIBUNALE di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
lette/sentite le conclusioni del PG.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 5 maggio 2018 il Tribunale di Torino ha applicato su concorde richiesta delle parti, ai sensi degli articoli 444 c.p.p. e ss. - la pena di mesi sei di reclusione nei confronti di (OMISSIS), in relazione al reato oggetto di contestazione (di cui al Dec…

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