Il reato di cui all'art. 650 c.p. (inosservanza di un provvedimento dell'autorità) non è configurabile nei confronti dello straniero che non ottemperi all'invito a presentarsi presso uffici di polizia per accertamenti sulla regolarità della sua posizione nel territorio nazionale. L'ordinamento giuridico prevede un apposito procedimento, disciplinato dal D.Lgs. n. 286/1998, per l'espulsione dello straniero irregolarmente presente, che non può essere surrogato con atti diversi. L'art. 650 c.p. è una norma penale in bianco a carattere sussidiario, applicabile solo quando il fatto non sia previsto come reato da una specifica disposizione o quando il provvedimento dell'autorità rimasto inosservato non sia munito di un proprio meccanismo sanzionatorio. Pertanto, l'inosservanza dell'invito a presentarsi presso l'ufficio di polizia per motivi di "ordine pubblico" non integra gli estremi del reato di cui all'art. 650 c.p., in quanto tale ingiunzione non può validamente surrogare l'ordine di allontanamento, di competenza del Questore, attuativo del decreto prefettizio di espulsione, e la precisa sequenza di atti procedimentali stabilita dalla legge a tal fine. L'annullamento della sentenza di condanna è pertanto disposto perché il fatto non sussiste.