La stazione appaltante, nell'esercitare la facoltà di non procedere all'aggiudicazione ai sensi dell'art. 81, comma 3, del d.lgs. n. 163/2006 qualora nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto, è tenuta a fornire una specifica e penetrante motivazione, esplicitando in modo preciso e circostanziato gli elementi di inidoneità dell'offerta che giustificano la mancata aggiudicazione. Tale onere motivazionale non è adempiuto in modo corretto e sufficiente qualora l'amministrazione si limiti a utilizzare come termine di raffronto l'offerta presentata da un concorrente escluso, senza valutare se il successivo accertamento della mancanza di un requisito di tale offerta abbia inciso sulla precedente valutazione di congruità, specie quando tale offerta era stata sottoposta a specifica verifica in quanto ritenuta anormalmente bassa. In tal caso, la determinazione di revoca della gara è viziata per carenza ed illogicità della motivazione.