Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 23093 del 7 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23093CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La formulazione del quesito di diritto nel ricorso per cassazione, nei casi previsti dall'art. 360, comma 1, nn. 1-4 c.p.c., costituisce un requisito essenziale a pena di inammissibilità del ricorso stesso. Il quesito non può limitarsi a una mera richiesta di accoglimento del motivo o di decisione sulla fondatezza della censura, ma deve rappresentare la sintesi logico-giuridica della questione, in modo tale da consentire alla Corte di Cassazione di enunciare un principio di diritto applicabile anche a casi analoghi, al fine di soddisfare l'interesse del ricorrente ad una decisione diversa da quella impugnata e di collaborare alla funzione nomofilattica della Corte stessa. L'inosservanza di tale onere determina l'inammissibilità del ricorso, in quanto il quesito proposto non risulta adeguato a investire il giudice di legittimità del compito di enunciare la regula iuris applicabile alla fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 18019/2009 proposto da:

AM. DO. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, PIAZZA BISCIONE 95, presso lo studio dell'avvocato ALTIERI ANTONELLA, rappresentato e difeso dall'avvocato ACCONCIA Pasquale, giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

TA. CA. ;

- intimato -

avverso la sentenza n. 2886/2008 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI del 25.6.08, depositata il 15/07/2008;

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